Il paese di Sasso Pisano
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l complesso termale etrusco di Sasso Pisano: il sito archeologico è in fase di restauro ed è chiuso ai visitatori, è quindi possibile visitarlo solo dall’esterno, si tratta delle terme etrusche del tardo periodo ellenico. Inoltre è possibile accedere alle piscine di acqua sulfurea che sgorgano naturalmente dal terreno ad una temperatura superiore ai 45 °C, l’accesso è gratuito. Un luogo di massima tranquillità, rilassante e immerso nella natura.
Dettagli storici: il complesso denominato “Il Bagnone” è stato costruito per sfruttare le vicine terme con le quali i bagni venivano utilizzati per la balneazione, in epoca ellenica il complesso era sfruttato dalla popolazione locale, l’acqua sulfurea alimentava anche una grande fontana aperta da un lato del portico. L’acqua di questo importante complesso termale chiamato “Aquae Volaterrae” è rappresentata all’interno della Tabula Peutingeriana: una copia medievale di una mappa stradale militare dell’età imperiale romana. Le scoperte più importanti che sono state trovate possono essere trovate presso l’Antiquarium “Il Canapaio” a Sasso Pisano.
Il Biolago di Sasso Pisano: un caldarium di recente apertura con acqua e idromassaggio a 36 gradi, dotato di un tepidario e di un laghetto fito-trasparente a temperatura ambiente. Le piccole piscine sono situate ai piedi dello sperone roccioso sul quale è stato costruito il villaggio di Sasso Pisano. Le acque provengono in parte dalle fonti delle aree circostanti e in parte riscaldate dal vapore geotermico nell’area, quindi a emissioni zero. L’ingresso costa pochi euro.
Le fumarole e le putizze di Sasso Pisano: a valle di questo paesino è possibile visitare il “Parco delle Fumarole” in località del Lagone del Sasso. Recentemente nominato dalla rivista Wired tra i 50 luoghi più speciale al mondo. Sarai in grado di vedere piccoli geyser che emergono dal terreno. Il tutto si basa su un principio molto banale, quest’area possiede sacche d’acqua e rocce molto calde nei primi substrati del terreno, il calore trasforma l’acqua in vapore che fuoriesce dalla terra in modo naturale. Questa caratteristica della zona di Larderello è unica in tutto il mondo. Un suggestivo percorso tra fumarole e fosse che collega il Sasso Pisano con Monterotondo Marittimo. Non dimenticare di visitare il cuore della geotermia a Larderello.
Troverete dettagli e informazioni nell’ufficio turistico di Sasso Pisano situato all’interno dell’Antiquarium “Il Canapaio“, in Via dei Lagoni a Sasso Pisano.
Birrificio artigianale “Vapori di Birra” per accompagnare la degustazione della birra è possibile trovare formaggi, salumi, miele, olio e vino forniti dai produttori locali.
Ristorante – “Il Tinaio”
Le nostre Ville si trovano a circa 30 minuti da Sasso Pisano. Puoi prenotare o chiedere maggiori informazioni cliccando su Prenotazione.
inimarket “La Bottega SMA” dove potrete acquistare generi alimentari.
abaccheria “Minerva” di Ciampini Luigi.
armacia di Martino Gennaro (via Cavour 18)per l’acquisto di medicinali e prodotti per il corpo.
La Storia di Sasso Pisano
La morfologia del Sasso Pisano
Storia di Sasso Pisano
Sport e divertimento a Sasso Pisano
Il dopoguerra a Sasso Pisano
Arriva Enel, nasce il villaggio boraceifero
Anni 1960-1961 di ferro e acciaio
Le terme etrusche di Sasso Pisano
Buca di San Rocco Pellegrino di Montpellier
rima di arrivare all’attuale nome, il borgo di Sasso Pisano era chiamato, inizialmente Saxo, poi Castello di Saxo e successivamente Saxo di Maremma. L’etimo “Sasso” è di origine morfologica e si riferisce allo sperone roccioso di origine calcarea su cui sorge il Castello di Sasso Pisano. Il paese non è grande, raggruppato attorno alla chiesa e alle caserme dei carabinieri. Composto da 19 terre confinanti tra loro e in solidarietà, così come lo erano le persone che vivevano lì, tutte legate dalla povertà comune. Il primo insediamento nel Sasso Pisano nel VII secolo fu di origine longobarda. La disposizione geografica e l’altezza di SassoPisano lo rendevano facilmente difendibile, grazie alla sua altezza, dava agli abitanti una vista eccellente. L’area circostante offriva boschi ricchi di legname da sfruttare come calore per la lavorazione dei metalli. L’area nelle pianure circostanti era piena di acqua bollente che fuoriesce dal sottosuolo. Questa grande risorsa del sottosuolo fu sfruttata dagli Etruschi e oggi le terme etrusche hanno acquisito un grande valore in quanto sono l’unico esempio di terme che sono giunte dal tardo periodo ellenistico fino ai giorni nostri.
el 1826 gli abitanti del Sasso Pisano (chiamati Sasserini), erano 1089 unità, l’economia era prevalentemente agricola ma anche gli artigiani non mancavano: almeno 4 fabbri, 4 carpentieri e 1 meccanico e un sarto che incontravano i bisogni degli abitanti del Sasso Pisano.Le famiglie erano numerose: anche 9 o 10 bambini, 4 bambini erano nella norma. Questo perché in un paese prevalentemente agricolo le persone e le armi erano importanti.
o lo sport principalmente praticato in passato dai ragazzi era la palla: la palla non era altro che una manciata di stracci tenuti insieme da un filo. Nel 1838 nacque l’audace Sasso, che ancora oggi si impegna in partite con squadre provenienti dai paesi circostanti. Un’altra partita giocata in passato a Sasso Pisano è stata quella delle cadute: un cerchio di ferro guidato da una canna con un fiocco in basso chiamato Mandino, i migliori erano già in grado di fare carretti con ruote di legno. Spesso la banda degli Scudieri e la banda dei Landers (le due bande principali del Sasso Pisano) si scontravano con pugni o pietre, fortunatamente i feriti non erano all’ordine del giorno. Invece, gli adulti uscivano nel pomeriggio e alla sera per giocare a carte e bere alcolici nella taverna. I contadini, al contrario, trascorrevano le serate “a veglia”, cioè passavano il tempo raccontandosi a lume di candela o facendo feste da ballo con la fisarmonica.
lla fine della seconda guerra mondiale l’arrivo degli americani aveva portato a Sasso Pisano nuovi prodotti come: caramelle con il buco, la cocacola, nuove danze per non parlare di motociclette e radio. La domenica era da tutti considerata una giornata molto importante, quindi era usanza indossare il proprio vestito migliore. I gruppi di ragazzi ed i gruppi delle ragazze, entrambi ben vestiti, coglievanol’occasione della messa domenicale per uno sguardo l’un l’altro o per scambiarsi semplicemente un sorriso od un occhiolino.
n grande cambiamento positivo nella vita della popolazione si ebbe con l’elezione nel 1954 del presidente Fascetti della Larderello (cioè l’attuale Enel). Nei tre anni della sua presidenza fece costruire un’intero villaggio per gli operai della fabbrica: “Il villaggio boracifero”. Il villaggio era composto da tante villette a schiera con giardino e alberi, un’asilo, una cappella, la chiesa dei lagoni (progettata da michelucci che era il miglior architetto del tempo). Fu inoltre costruito un circolo ricreativo, un campo da boccie, un cinema al coperto e tutte queste strutture erano riscaldate gratuitamente con il vapore geotermico. Di pari importanza furono le tantissime assunzioni fatte dalla Larderello in quel periodo.
‘ Italsider di piombino in questi anni ampliò i suoi impianti e una gran parte della popolazione,non assunta dalla Larderello, quindi rimasta contadina emigrò a Piombino ed a Venturina in cerca di un lavoro ben pagato, ferie e pensione garantita: tutto ciò che non sarebbe arrivato restando contadina. Gli operai dell’Italsider si crearono una nuova vita e i loro figli non tornarono più a Sasso Pisano.
i grande importanza artistica e strutturale l’impianto termale, a Sasso Pisano vi era infatti una stazione termale costruita dagli Etruschi. Le terme etrusche del Sasso sono le uniche terme etrusche sopravvissute in buone condizioni fino ai giorni nostri. Oggi questa scoperta è stata inserita in un progetto per la creazione di un parco archeologico aperto ai visitatori che grazie all’energia geotermica, ovvero la presenza di rocce calde a basse profondità contenenti grandi sacche di vapore e acqua sulfurea per promuove il turismo culturale. Questo ambiente surreale, dove il vapore fuoriesce dal terreno ad alta temperatura ha dato origine a varie leggende tra cui quella di Monpelier.
uì narra la leggenda soggiornò nel 1300 dopo aver guarito gli ammalati di peste, col semplice segno della croce. San Rocco Pellegrino di Monpelier contrasse la malattia a Piacenza mentre tornava in Francia, non volendo morire senza la benedizione del Santo Padre, si mi se in cammino verso Roma, ma stremato si fermò in una zona selvaggia ricoperta di selve e pregnata di nauseabondi vapori. Trovò questa spelonca che dava sul lago caldo, ricco di zolfo e borati. Dopo bagnature ed averne respirato l’acro odore guarì. Il fatto fù risaputo nel territorio e alcuni viandanti eressero una chiesetta sotto il castello. Anche oggi il piano davanti alla grotta si chiama Troscia dal Longobardo o “pozzanghera”.